Diventa quasi essenziale in questo periodo storico così particolare un aiuto da parte della tecnologia e il termoscanner WH5003 è proprio un valido alleato misurando la temperatura e la presenza di mascherina negli utenti che entrano nella nostra azienda.
Inoltre il D.L. n.18 del 17 marzo 2020 Cura Italia ha previsto un credito d'imposta termoscanner per le spese di acquisto dei dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro. Il DL 19.5.2020 n. 34 (decreto "Rilancio"), ha aumentato il credito d'imposta termoscanner al 60% delle spese del 2020 fino ad un massimo di 60.000 euro. Esteso al 60% di € 80.000 per bar, ristoranti, alberghi, cinema, teatri, musei rendendolo particolarmente conveniente.
Per altre informazioni sul termoscanner WH003 le trovi qua.
Il Decreto Legge n.18 del 17/03/2020 "Cura Italia", dispone, tra l'altro, varie misure per frenare e coordinare l'emergenza sanitaria (Fase-2, Fase-3).
Prevede, infatti, un credito d'imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro. Il credito d'imposta è pari al 50% delle spese sostenute nel 2020,
fino ad un massimo di € 20.000.
Il successivo Decreto Legge n.23 del 08/04/2020, definito "Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese,
di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali",
prescrive l'ampliamento del credito d'imposta per spese di acquisto dei dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro.
Nella Circolare n.9 del 13 aprile 2020, l'genzia delle Entrate fornisce nuovi chiarimenti, specificando ed ampliando l'ambito di applicazione:
"La disposizione in esame amplia l'ambito oggettivo di applicazione del credito d'imposta già previsto dall'articolo 64 del decreto-legge n. 18 del 2020
per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, includendovi anche quelle sostenute nel 2020 per l'acquisto di dispositivi di protezione
individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari),
ovvero per l'acquisto e l'installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall'esposizione accidentale ad agenti biologici
o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi).
Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti."
Il DL 19.5.2020 n. 34, cosiddetto decreto "Rilancio", ha aumentato il credito d'imposta per termoscanner, tornelli, contapersone, eliminacoede,
smart working (rilevazione presenze) in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, il credito d'imposta spetta fino a un massimo di € 60.000
per ciascun beneficiario.
Per i soggetti esercenti attività impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico (es. bar, ristoranti, alberghi, cinema, teatri, musei) è previsto
un credito d'imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 per la riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico,
nel limite di € 80.000 per beneficiario.
Inoltre il D.L. n.18 del 17 marzo 2020 Cura Italia ha previsto un credito d'imposta termoscanner per le spese di acquisto dei dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro. Il DL 19.5.2020 n. 34 (decreto "Rilancio"), ha aumentato il credito d'imposta termoscanner al 60% delle spese del 2020 fino ad un massimo di 60.000 euro. Esteso al 60% di € 80.000 per bar, ristoranti, alberghi, cinema, teatri, musei rendendolo particolarmente conveniente.
Per altre informazioni sul termoscanner WH003 le trovi qua.
Il Decreto Legge n.18 del 17/03/2020 "Cura Italia", dispone, tra l'altro, varie misure per frenare e coordinare l'emergenza sanitaria (Fase-2, Fase-3).
Prevede, infatti, un credito d'imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro. Il credito d'imposta è pari al 50% delle spese sostenute nel 2020,
fino ad un massimo di € 20.000.
Il successivo Decreto Legge n.23 del 08/04/2020, definito "Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese,
di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali",
prescrive l'ampliamento del credito d'imposta per spese di acquisto dei dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro.
Nella Circolare n.9 del 13 aprile 2020, l'genzia delle Entrate fornisce nuovi chiarimenti, specificando ed ampliando l'ambito di applicazione:
"La disposizione in esame amplia l'ambito oggettivo di applicazione del credito d'imposta già previsto dall'articolo 64 del decreto-legge n. 18 del 2020
per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, includendovi anche quelle sostenute nel 2020 per l'acquisto di dispositivi di protezione
individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari),
ovvero per l'acquisto e l'installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall'esposizione accidentale ad agenti biologici
o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi).
Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti."
Il DL 19.5.2020 n. 34, cosiddetto decreto "Rilancio", ha aumentato il credito d'imposta per termoscanner, tornelli, contapersone, eliminacoede,
smart working (rilevazione presenze) in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, il credito d'imposta spetta fino a un massimo di € 60.000
per ciascun beneficiario.
Per i soggetti esercenti attività impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico (es. bar, ristoranti, alberghi, cinema, teatri, musei) è previsto
un credito d'imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 per la riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico,
nel limite di € 80.000 per beneficiario.