prodotto esteticamente semplice, versatile dal punto di vista del posizionamento grazie alle numerose possibilità di installazione( parete, su piantana o direttamente su tornelli) ma molto robusto utile per controllare che chi ha accesso alla vostra struttura abbia la mascherina e cosa più importante non sia febbricitante
per fare in modo di ridurre il più possibile il rischio di contatto con persone potenzialmente rischiose
Il termoscanner WH5001 è davvero un grande alleato per la lotta al covid-19 permettendo di rendere il posto di lavoro un ambiente sicuro sia per i dipendenti che per i clienti.
Il suo riconoscimenti del volto permette di essere uno strumento versatile per ogni tipologia di azienda, non importa il colore della carnagione dell'utente, se ha la barba o gli occhiali, il WH5001 lo riconoscerà mostrandogli la temperatura e segnalandolo nel caso dovesse non portare la mascherina o avere la temperatura troppo alta.Il Decreto Legge n.18 del 17/03/2020 "Cura Italia", dispone, tra l'altro, varie misure per frenare e coordinare l'emergenza sanitaria (Fase-2, Fase-3).
Prevede, infatti, un credito d'imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro. Il credito d'imposta è pari al 50% delle spese sostenute nel 2020,
fino ad un massimo di € 20.000.
Il successivo Decreto Legge n.23 del 08/04/2020, definito "Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese,
di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali",
prescrive l'ampliamento del credito d'imposta per spese di acquisto dei dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro.
Nella Circolare n.9 del 13 aprile 2020, l'Agenzia delle Entrate fornisce nuovi chiarimenti, specificando ed ampliando l'ambito di applicazione:
"La disposizione in esame amplia l'ambito oggettivo di applicazione del credito d'imposta già previsto dall'articolo 64 del decreto-legge n. 18 del 2020
per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, includendovi anche quelle sostenute nel 2020 per l'acquisto di dispositivi di protezione
individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari),
ovvero per l'acquisto e l'installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall'esposizione accidentale ad agenti biologici
o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi).
Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti."
Il DL 19.5.2020 n. 34, cosiddetto decreto "Rilancio", ha aumentato il credito d'imposta per termoscanner, tornelli, contapersone, eliminacoede,
smart working (rilevazione presenze) in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, il credito d'imposta spetta fino a un massimo di € 60.000
per ciascun beneficiario.
Per i soggetti esercenti attività impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico (es. bar, ristoranti, alberghi, cinema, teatri, musei) è previsto
un credito d'imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 per la riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico,
nel limite di € 80.000 per beneficiario.
Il suo riconoscimenti del volto permette di essere uno strumento versatile per ogni tipologia di azienda, non importa il colore della carnagione dell'utente, se ha la barba o gli occhiali, il WH5001 lo riconoscerà mostrandogli la temperatura e segnalandolo nel caso dovesse non portare la mascherina o avere la temperatura troppo alta.Il Decreto Legge n.18 del 17/03/2020 "Cura Italia", dispone, tra l'altro, varie misure per frenare e coordinare l'emergenza sanitaria (Fase-2, Fase-3).
Prevede, infatti, un credito d'imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro. Il credito d'imposta è pari al 50% delle spese sostenute nel 2020,
fino ad un massimo di € 20.000.
Il successivo Decreto Legge n.23 del 08/04/2020, definito "Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese,
di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali",
prescrive l'ampliamento del credito d'imposta per spese di acquisto dei dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro.
Nella Circolare n.9 del 13 aprile 2020, l'Agenzia delle Entrate fornisce nuovi chiarimenti, specificando ed ampliando l'ambito di applicazione:
"La disposizione in esame amplia l'ambito oggettivo di applicazione del credito d'imposta già previsto dall'articolo 64 del decreto-legge n. 18 del 2020
per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, includendovi anche quelle sostenute nel 2020 per l'acquisto di dispositivi di protezione
individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari),
ovvero per l'acquisto e l'installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall'esposizione accidentale ad agenti biologici
o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi).
Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti."
Il DL 19.5.2020 n. 34, cosiddetto decreto "Rilancio", ha aumentato il credito d'imposta per termoscanner, tornelli, contapersone, eliminacoede,
smart working (rilevazione presenze) in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, il credito d'imposta spetta fino a un massimo di € 60.000
per ciascun beneficiario.
Per i soggetti esercenti attività impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico (es. bar, ristoranti, alberghi, cinema, teatri, musei) è previsto
un credito d'imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 per la riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico,
nel limite di € 80.000 per beneficiario.